Superficie Magnetica, 1959/62
Interrompe il liceo classico per lavorare come apprendista scenografo al Teatro alla Scala; frequenta il liceo artistico, il corso di Decorazione d’Achille Funi all’Accademia di Brera, nel 1960 si diploma con una tesi sul movimento Dada. Con i compagni del liceo e dell’Accademia (Devecchi, Varisco e Colombo, Berta, Anceschi) inizia una pratica di collaborazione che confluirà poi nel gruppo T.
Nel corso degli anni ’50 lavora con tecniche diverse, tradizionali e sperimentali. Boriani inizia la realizzazione di “Superfici magnetiche” verticali, dove la disposizione della polvere di ferro, trattenuta a diversi livelli da separatori curvilinei, è variata da campi magnetici mossi da un micromotore, con percorsi programmati ad andamento ipocicloide.
Questo ciclo d’opere, basate sulla variazione irreversibile in aggregati materici, è sviluppato, dal 1960 ad oggi, attraverso numerose varianti successive, di forma e dimensioni diverse.